giovedì 17 marzo 2016

Quando la dominatrice è come una terapia

Gli uomini le confidano desideri proibiti e fantasie disattese dalle compagne. E lei bacchetta tutte quelle donne che non accettano i gusti un po’ particolari dei loro partner. A tu per tu con Red Lily. Che rivela: “Un'icona storica della dominazione da cui prendere esempio? La regina Cleopatra”


Red Lily sarà da ZouZou a Roma il 23 marzo
Prendere il controllo, dettare le regole, decidere cosa fare e come farlo. E ancora: assumersi la responsabilità di dirigere il gioco, esplorarne i lati estremi. Ma a una sola condizione: che vi sia totale coscienza da parte di chi “cede il potere” di ciò che sta avvenendo. In un rapporto di scambio limpido e con limiti ben precisi, dettati sempre da chi decide di sottomettersi. «È questa la sottile differenza tra gioco e abuso», precisa Red Lily, 34 anni, dominatrice da quando ne aveva 26 e oggi fra le più quotate performer della scena BDSM italiana.
Un nickname ispirato a un fiore di origine australiana - lo stesso del sacro loto della tradizione buddista - che evoca concentrazione, pragmaticità, capacità di vivere il presente restando con i piedi per terra. Un fiore “psichico” che stimola il coinvolgimento spirituale e riequilibra piano materiale e piano ascetico.
Perché è proprio questo che, durante un’esperienza di BDSM, l’essere dominati può aiutare a compiere: un bilanciamento emotivo, una valorizzazione del senso della misura, un recupero dell’equilibrio mente-corpo partendo proprio dal suo opposto: le sensazioni estreme sulla pelle. E nelle emozioni.

Di pratiche come il bondage, lo spanking, i giochi di ruolo e il feticismo Red Lily parlerà mercoledì 23 Marzo in una serata dedicata all’erotismo estremo nella boutique romana ZouZou. L’appuntamento Fifty Shades But Grey, al quale interverrà anche un’esperta sessuologa, avrà proprio l’intento di sdoganare i falsi miti, i tabù e la cattiva informazione. A favore del gioco e della sperimentazione di copiia, per conoscere nuove sensazioni e sublimare il piacere.

Red Lily sarà da ZouZou a Roma il 23 marzo
Ma cosa vuol dire dominare? «Per qualcuno è un’indole precisa ed è rappresentativo del modo di vivere. Ci sono persone dominanti nella vita di tutti i giorni e sottomesse nella sfera privata, dove preferiscono lasciare in mano al partner il potere. Oppure ci sono i dominanti che lo sono sempre e quelli che lo scoprono col tempo, sentendosi attratti da questo genere di esperienza».

In fondo, se vissuta in maniera sana, la dominazione BDSM può anche influire positivamente sul carattere di una persona. «C’è un percorso che non spersonalizza bensì mette in condizione di scoprire altre parti di sé e a viverle a 360 gradi. Ci sono tante persone che hanno desideri erotici particolari, che vorrebbero fare esperienze inedite, più trasgressive, ma fanno fatica a parlarne in modo esplicito, anche all’interno di un tradizionale rapporto di coppia. Sono soprattutto gli uomini con desiderio di sottomissione che si nascondono di più, perché temono di non essere accettati dalla partner, e finiscono col vivere questa fantasia al di fuori della coppia. Succede a causa dei soliti, infondati luoghi comuni: “l’uomo che si fa sottomettere è un debole”. In realtà, molti uomini sono affascinati dalla figura di una donna dominatrice, ma lo nascondono e finiscono spesso col portare avanti due relazioni diverse: una ufficiale-tradizionale e una ufficiosa-trasgressiva».

Quale potrebbe essere allora il consiglio da dare a tutte le donne? «Sforzatevi di superare certi blocchi psicologici e lasciatevi andare maggiormente nell'intimità. Ascoltate i desideri del vostro compagno, senza giudicarlo severamente. Conosco uomini che lamentano il fatto di avere “gusti un po’ particolari”, per esempio di essere feticisti dei piedi, ma di non poter esprimere questi desideri perché le loro compagne li rifiutano. Casi sorprendentemente diffusi in Italia, che appaiono quasi paradossali se pensiamo che la società in cui si vive oggi tende a mettere il sesso dappertutto, anche in contesti non proprio pertinenti!».

Red Lily
Ci sono nella storia figure femminili che possono essere considerate delle icone della dominazione da cui prendere ispirazione? «Cleopatra è decisamente la mistress numero uno della storia! Con i suoi bagni nel latte, le cure estetiche, ma anche la gestione dei rapporti maschili. Non è mai stata una regina sottomessa all’uomo!».

Se impostati nel modo giusto, i rapporti BDSM possono anche risultare un’esperienza molto interessante per la coppia, capace di dare verve e stimolo a una relazione. «Il vantaggio da non dimenticare è che esiste sempre una “safe word”, una parola di sicurezza che permette di interrompere un gioco particolarmente audace o un’azione che sta diventando sgradevole. Pensate che sogno sarebbe se una “safe word” da usare anche nelle relazioni in generale, e non soltanto nei giochi sadomaso!».

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