mercoledì 11 febbraio 2015

Gli italiani scoprono i sex toys

Un nuovo sondaggio condotto da Lelo fotografa i cambiamenti delle abitudini sessuali in 30 Paesi. In Italia cresce la soddisfazione sotto le lenzuola e anche la familiarità con gli accessori erotici: non sono più un tabù. Ma al Sud c’è ancora diffidenza…


 

Photo: Courtesy of Lelo
 Gli esperti ne sono sicuri: il 2015 sarà l’anno della svolta. Dopo anni e anni di battaglie, censure, estremismi e silenzi cadranno anche gli ultimi tabù sul fronte della comunicazione sessuale. Con più disinvoltura ci scambieremo fantasie, disagi, desideri, sapremo basare le relazioni su una maggiore confidenza sessuale, impareremo a sviluppare il nostro potenziale erotico, senza timore di essere giudicati. Risultato: migliorerà il nostro livello di benessere sessuale, grazie proprio a una maggiore capacità di comunicare apertamente con il partner.

Non per nulla, negli ultimi 5 anni si è assistito a un significativo cambiamento nel mondo della sessualità. Come rivela Lelo, azienda svedese leader nella produzione di sex toys, impegnata nella realizzazione di un sondaggio annuale che fotografa i comportamenti sessuali in 30 paesi, e che ha visto la partecipazione di circa 50.000 persone (per partecipare all’edizione 2015 del survey basta accedere qui: http://it.lelo.com/survey ).

L’ultimo in ordine di tempo, relativo al 2014, descrive un’Italia in fase di trasformazione, con percentuali che si avvicinano a quelle del resto del mondo, seppur con ancora qualche gap nelle regioni meridionali.
A livello complessivo, l’83% delle donne intervistate afferma di sentirsi libera di comunicare al partner le proprie preferenze a letto, un dato che registra un considerevole aumento rispetto al 63% del 2009. In Italia, la percentuale si assesta sul 74%.

Rispetto al 38% del 2011, il 74% dei partecipanti attuali si dichiara inoltre aperto all’eventualità di possedere un sex toy. In questo caso specifico, l’Italia rivela però delle differenze significative tra Nord e Sud: nelle regioni settentrionali  il 71% degli intervistati si dimostra disponibile all’idea di possedere o acquistare un sex toys, mentre in quelle meridionali solo il 58%. La media nazionale si attesta quindi sul 65%.
Nel 2014, però, quasi il 50% degli intervistati si sentirebbe a proprio agio nel regalare un sex toy a un familiare, rispetto al solo 7% del 2011.

Sul fronte della soddisfazione  a letto gli Italiani offrono inoltre un quadro ben più positivo rispetto al passato: l’81% dei partecipanti si definisce sessualmente soddisfatto rispetto a meno del 70% nel 2013.
Anche in questo caso, emerge qualche differenza significative tra Nord e Sud: nelle regioni settentrionali gli italiani fanno meno sesso, ma ne parlano con più disinvoltura, mentre in quelle meridionali sono più passionali ma si parla meno o con più imbarazzo.

«I tabù stanno quasi definitivamente scomparendo», è il commento di Steve Thomson, responsabile del Global Marketing di Lelo, sui dati generali del survey. «La trilogia delle Sfumature ha esposto i lettori a una sottocultura vibrante di accesa sensualità, incline a realizzare i desideri più reconditi. Ma il 2015 sarà l’anno che scoperchierà la scatola dei tabù».